E tu cosa controlli quando devi scegliere come illuminare una stanza?
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Il light design oggi ricopre un ruolo essenziale per ogni interior designer professionista. Cosa dobbiamo sapere sulla luce?
Per illuminotecnica si intende l’attività di progettazione di un ambiente sfruttando sistemi di luce artificiale, mista o naturale. Chi se ne occupa è principalmente il light designer, un vero e proprio professionista che ha il compito di disegnare e gestire le luci per valorizzare uno specifico ambiente o evento.
Oggi tuttavia è necessario che qualsiasi interior designer, arredatore o architetto sia in grado di sfruttare le caratteristiche della luce per valorizzare lo spazio. Capita spesso, infatti, che un ambiente, seppur ben arredato e attentamente studiato dal punto di vista del decor, perda valore senza un adeguato progetto illuminotecnico.
Partiamo dalle basi del light design. Quali sono le caratteristiche che ci permettono di scegliere le luci più adatte per la casa?
L’illuminamento (lux) indica l’effetto prodotto da una sorgente luminosa su una superficie. Di solito l’illuminamento viene stimato per stanza in base alle attività che si svolgono nei vari ambienti della casa:
Il flusso luminoso (lumen) indica la quantità di luce emessa dalla sorgente in un secondo. Si misura in lumen (mq x lux). Venendo a conoscenza della quantità di lux ideali per ogni stanza e della misura della superficie spaziale a disposizione, possiamo determinare facilmente quanti lumen sono necessari per ogni ambiente della casa. Tutto questo per scegliere le lampadine o l’installazione luminosa più indicata per ogni progetto di light design.
L’efficienza luminosa indica l’economicità del corpo illuminante, misurato in lumen/watt. Tale valore permette di scegliere il tipo di lampadina (incandescenza, alogena, fluorescenza, LED) in base ai consumi. Per comodità, si riporta una tabella con alcuni esempi di conversione lumen/watt.
Come possiamo notare, a parità di lumen, e quindi di flusso luminoso (450), una lampadina a incandescenza consuma 5 volte tanto un’installazione a LED.
Infine, l’ultimo concetto fondamentale per un buon progetto di light design è la temperatura del colore della luce, valore misurato in Kelvin (K). Più alto è il numero di Kelvin, più “fredda” e bianca è la luce, più basso è il numero di Kelvin, “più calda” e gialla è la luce. Di solito vengono individuati due intervalli: 2200 – 3300 K per il “bianco caldo” e 3300 – 5500 K per il “bianco freddo”. Scegliere la giusta temperatura del colore è essenziale per ogni progetto di light design. Per esempio, la luce blu/bianca rende energici e infonde un clima stimolante mentre la luce rossa/gialla aiuta a rilassarsi e rendere l’atmosfera più intima e confortevole. Per questo motivo tendiamo a consigliare un bianco freddo neutro in zone come lo studio ed il piano di lavoro della cucina, al contrario del bianco caldo, perfetto per zone come la camera, l’ingresso, la zona relax.
Ecco spiegati i valori che ci permettono di scegliere le lampade più adatte in base alle caratteristiche della luce. Ma andiamo più nello specifico e parliamo di funzioni della luce (task, accent e ambient lightng) per ogni tipo di ambiente. Nel prossimo approfondimento.
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